Proponiamo questa interessante via sui Torrioni del Ru, alle pendici del versante sud dell’Uja di Mondrone
Introduzione:
La prima esplorazione di questa porzione di parete dei Torrioni del Ru, compresa tra le vie il “Quartino” e la via “Fantasia”, era stata effettuata da Gian Maria Grassi e Luca Berta nel 2019. Era già allora risultato un percorso interessante e con buona roccia. Oggi la Via “Mahsa” aperta da Renato Giustetto e Gian Maria Grassi nell’ottobre 2022 ripercorre solo in alcuni brevi tratti l’itinerario del 2019.
Il nome della via in realtà avrebbe dovuto essere differente…
Visti però i recenti accadimenti Renato e Gian Maria hanno deciso di dedicare la via alla memoria di: Mahsa Amini. arrestata dalla polizia degli ayatollah iraniani per aver contravvenuto alle regole sull’obbligo del velo. Morta per le percosse subite. Mahsa era il nome persiano, il suo nome curdo Jina, donatrice di vita e spirito, le era proibito.
Questa dedica simbolica può sembrare una goccia nel deserto.
Ma il Temporale è fatto di tante gocce…
Note
La via originale che si fermava alla cengia del “Labirinto Verticale” nell’autunno 2023 è stata prolungata. Riportiamo le parole di uno degli apritori, Gian Maria Grassi:
“Perché prolungare sui Torrioni del Ru una via che già consta di otto tiri per duecento metri non essendo i suddetti certo una big wall? Perché ci piace stare in montagna, ci piace scalare, ci piace fare qualcosa del nostro tempo; si guarda in alto e si vede ancora tanta roccia solida e poi dove lo trovate su questa parete un altro diedro di 30 metri facile e divertente? Ottime motivazioni per aggiungere sei tiri agli otto preesistenti. La via ha avuto un buon gradimento, tanto valeva cercare di aumentare questo gradimento!
alla base
Ci siamo divertiti, crediamo che anche altri proveranno la stessa cosa sui circa trecentosettanta metri totali della via. La roccia è buona, ampiamente soleggiata, spesso un po’ di brezza regola il calore estivo. Ultimo ma non meno importante, non ci dimentichiamo perché abbiamo voluto dare quel nome alla via, la libertà a cui siamo abituati non è così scontata in tanti paesi del mondo.”
Avvicinamento
Descrizione
L1 5b un liscio diedro marrone e grigio appoggiato, piccoli tetti nerastri e poi una placca gialla con un passo delicato.
L2 5c a sinistra della sosta verticalmente, proseguire poi dopo un ribaltamento fino a un muro giallo e nero che si supera direttamente.
L3 5a placche ben appigliate, sosta sullo spigolo.
L4 5b obliquare a sinistra verso un pilastrino fessurato e salirlo. Sosta su un terrazzino.
L5 3a salire sul terrazzino superiore, superare una breve placca fessurata fino alla base di un liscio muro verticale (tratto di “Fantasia” che dalla sosta prosegue poi a destra).
L6 6a salire il muro verticale, traversare a sinistra e quindi dritto fino alla sosta.
L7 5b portarsi pochi metri verso sinistra sul terrazzino erboso (1 spit per sosta facoltativa), salire il pilastro di roccia rossastra e sostare in cima a esso.
L8 5b+ superare il tiro verticale sopra la sosta su roccia ottima ma un po’ liscia, (variante d’uscita a sx – 4c).
Qui si può interrompere la via seguendo segni rossi verso dx o verso sx per intercettare il Labirinto Verticale che in circa 40 minuti porta a Balme.
nono tiro
L9 5c+ si prosegue portandosi frontalmente sulla cengia verso una paretina con grandi massi alla base, scalare di forza la lama fino a raggiungere la sosta in cima, tiro breve.
L10 6a+ scendere fin sotto l’evidente tetto per salire direttamente la placca nerastra e continuare nel lungo diedro (non frequente in questa parete), nella parte finale la roccia necessita un po’ di attenzione.
L11 5a portarsi sulla placconata di fronte un po’ in basso, passando tra 2 evidenti massi affioranti (segni rossi), fino a una breve placca inclinata con striature marroni, primo spit con cordone. Salire prima uno strapiombino poi un muro verticale, sosta sul terrazzino.
L12 5a proseguire sul muro rosso fino a sostare su un comodo gradino.
L13 5a salire direttamente, superare un terrazzino e continuare a dx verso lo spigolo (spit con cordino). Sostare in una svasatura a sx.
L14 5b salire la placca rossa fino in cima al pilastro, roccia rugosissima.
tiri finali
Arrampicata tecnica in genere su placca, muretti verticali, piccole tacche e spalmo di piedi. La via è stata pulita e “disgaggiata” per quanto possibile
I gradi sono quanto pensiamo noi.
Se poi saranno confermati o no, va bene lo stesso.
Materiale:
per la prima parte sufficiente una corda da 40m, se si sale anche la seconda parte portare una corda da 70m
Discesa:
30 m. L14 e L13 | 25 m. L12 | 10 m. L11. Giunti sulla terrazza erbosa, si scende a piedi qualche decina di metri fino a raggiungere il Labirinto Verticale che in circa 40 minuti porta a Balme (ometti + segni rossi).
Storico
Gian Maria Grassi e Renato Giustetto – 10/2022 per la prima parte fino al Labirinto Verticale e autunno 2023 per i successivi 6 tiri
(Modifica sostanziale di una precedente via di G.M.Grassi – L.Berta – 2019)
Il nome di Mahsa rappresenta le tante giovani donne incarcerate o uccise per non aver messo il velo, non aver cantato l’inno all’ayatollah di turno, per non sopportare più regole assurde e oppressive. Maha è stata arrestata dalla polizia religiosa ed è morta per le percosse subite.
Renato Giustetto e Gian Maria Grassi