Un’altra bella possibilità sulla storica Piramide
(foto Beppe Leyduan – https://camoscibianchi.wordpress.com/)
La Piramide al Monte Plù – quota cresta 1990m circa
ALPI: Graie meridionali
VALLE: Val d’Ala
LOCALITA’: Chiampernotto (941m)
VIA: G. Dionisi, M. Dionisi – via diretta di sinistra
APRITORI / DATA: G. Dionisi, M. Dionisi ; 1955
RICHIODATORI / DATA: L. Enrico, M. Enrico ; 14/05/2022 per la Piramide ; M. Derosa, L. Enrico, M. Enrico ; 28/05/2022 per il prolungamento fino in cresta.
ESPOSIZIONE: sud
SVILUPPO: 290m circa
DIFFICOLTA’: 6a max
MATERIALE IN POSTO: 44 spit-fix comprese le soste
MATERIALE OCCORRENTE: friend dal n°0.3 al n°4 BD (il n°4 utile per L6), un paio di microfriend tipo n°00 e 000 BD (per L2), qualche nut, uno grande utile per L2. Corde da 60m. Consigliabile portarsi dietro le scarpe per la discesa.
A: Sperone Grigio B: Cresta Botto C: Piramide D: Cresta della Scuola (foto Beppe Leyduan – https://camoscibianchi.wordpress.com/); NOTE: la prospettiva della foto inganna, il tratto tra Monaviel e Vieia è molto più breve di quanto appare nell’immagine
AVVICINAMENTO: Raggiunta Ceres si prosegue in auto verso Ala di Stura, si superano le frazioni di Voragno e Bracchiello e si arriva a Chiampernotto (circa 900m sulla provinciale). Se non si trova parcheggio presso le case appena fuori dall’abitato si può posteggiare sulla destra a ridosso della massicciata in cemento della strada. Ci si inoltra in mezzo alle case mediante una scala con i gradini in cemento. Da qui parte il sentiero segnato con bolli bianchi e rossi n°240 (cartello indicatore) che porta alla frazione di Monaviel (1282 m) (40 min). Dalla prima casa che si incontra (casa ben ristrutturata con il prato davanti) si abbandona il sentiero n°240 e ci si incammina a destra di essa su una mulattiera in mezzo alla faggeta che in breve porta a una seconda piccola borgata denominata Vieia (1319m).
Dalla sommità del prato su cui sorgono le case si prosegue ascendendo progressivamente a sinistra nella faggeta. La traccia è vaga ma il percorso è ben intuibile, anche grazie a qualche ometto e al bosco rado e pulito, e consente di raggiungere la pietraia che scende dal crestone che forma la sottostante “Cresta della Scuola”. Si comincia a risalire la pietraia, all’inizio la Piramide non è ancora visibile ma dopo poco, sollevando lo sguardo in alto a sinistra, la si può vedere assai chiaramente. Da questa prima pietraia ci si deve portare su quella di sinistra separata dalla prima da una sottile fascia di arbusti che si oltrepassa agevolmente (alcuni ometti indicano il percorso).
Si risale ascendendo a sinistra la seconda pietraia fino in prossimità di un grande masso con una fenditura, qui conviene stare a destra risalendo ancora la pietraia per traversare quindi decisamente a sinistra alla base della Piramide, da non confondere con la più bassa e monolitica parete a destra, caratterizzata da una profonda fenditura a mezzaluna rovesciata. Arrivati all’attacco della via Boccalatte (che si sviluppa sullo sperone di destra della Piramide, scritta bianca alla base), dove è comodo cambiarsi, si traversa brevemente in discesa verso il punto più basso dello sperone di sinistra, l’attacco è in corrispondenza di una evidente fessura (scritta alla base). Non visibile dall’attacco della via Boccalatte. 1790m circa di quota, 890m di dislivello, 1h 45min / 2 ore.
Traccia GPS: https://maps.suunto.com/move/luiginadroetto/61ee51837342bc4c7ccbab0f (traccia L. Droetto)
sulla Dionisi di sinistra (foto D. Bracco)
NOTE:
Sulla Piramide Giuseppe “Pino” Dionisi negli anni ’50 aprì tre itinerari la cui descrizione venne fatta su “Scandere” 1955: la “Direttissima di centro” con Marchini, la “Diretta di sinistra” con il fratello e la “via dell’estrema sinistra o della Dulfer” con Marchese. Queste ultime due sullo sperone di sinistra, simmetrico e speculare a quello di destra, su cui corre la Boccalatte, ma più ripido. La “Diretta di sinistra” e la “Dulfer” si incrociavano, la prima uscendo dritta ma evitando sulla destra il più ripido sperone sommitale, la seconda, dopo la difficile lama in Dulfer, uscendo tutta a sinistra sul facile. In un’ottica più moderna di riattrezzamento e raddrizzamento degli itinerari si è ripresa la “Diretta di sinistra” realizzando un attacco diretto e facendola uscire integralmente sul pilastro finale senza aggiramenti. La via è poi stata prolungata, con tiri completamente nuovi, sul torrione che segue la Piramide, ne è risultata una scalata tecnica e di soddisfazione con passaggi molto interessanti, su roccia molto bella a tratti compatta, più impegnativa e continua della via Boccalatte.
Un ringraziamento va al CNSAS di Ala di Stura che ha finanziato l’opera
tracciato generale della via
DESCRIZIONE VIA:
L1 – attaccare nel punto più basso del crestone di sinistra, in corrispondenza di una evidente fessura (non visibile dall’attacco della via Boccalatte). Scritta alla base e spit-fix visibile in alto. Salire la fessura con andamento destra-sinistra (friend di varie misure necessari) fino ad uscirne arrivando allo spit-fix. Salire quindi il pilastrino fino al suo termine, in corrispondenza di un intaglio. Proseguire sul successivo compatto muro (2 spit-fix) fino al terrazzino dove si trova la sosta (2 spit-fix da collegare). Tiro sui 50m. Grado 5b.
primo tiro
L2 – salire facilmente a un terrazzino (sulla cui destra parte la grande lama della via della Dulfer) (spit-fix) e quindi proseguire nella soprastante fessurina (utile un nut grande) fin contro a un aggettante risalto dove si trova uno spit-fix. Da questo stare a sinistra, verso un evidente buco, afferrare una lama (proteggibile con un friend n°0.4 BD) che permette di ribaltarsi sopra il gradone strapiombante (passaggio di 5c che richiede decisione, ma ben protetto dal friend). Proseguire sul muro (utili microfriend tipo n°00 e 000 BD) fino a un gradino alla base del filo dello spigolo. Salire su roccia compatta (2 spit-fix) fino a una zona più articolata con fessure. Superarle fino a un altro spit-fix e da questo in sosta (2 spit-fix da collegare). Tiro sui 50m. Grado 5c.
L3 – innalzarsi sopra la sosta sul muro compatto (uno spit-fix) uscendo su una terrazza. Traversarla portandosi alla base dello spigolo (uno spit-fix). Salire su tacche e piccole lame (5c) a uno spit-fix (vecchio chiodo ritorno vicino) e da questo traversare delicatamente verso destra (6a, due spit-fix) con un passo in leggera discesa, salendo quindi per un sistema di lame (5b/c). Prima di ribaltarsi su una cornice si trova un altro spit-fix. Dalla cornice superare un verticale passaggio (5a, uno spit-fix) salendo poi via via su terreno più facile, fino al filo di cresta alla sosta (2 spit-fix da collegare). Tiro sui 45m. Grado 6a max.
il traverso dopo la Piramide visto dal secondo torrione
L4 – dalla sosta non salire la crestina a destra che porta in punta alla Piramide (soluzione utilizzabile come scappatoia. In punta alla Piramide si trova una sosta di calata. In tal caso con una doppia da 60m si arriva alla seconda sosta su albero, prevedere un eventuale cordone di rinforzo) ma traversare orizzontalmente sulla placca lavorata (spit-fix visibile) che porta verso il torrione di fronte. Alla fine della placca si scende leggermente per poi risalire alla sosta. In tutto 4 spit-fix più la sosta con 2 spit-fix da collegare, prevedere un friend n°3 e uno n°0.3. Tiro 40m. Grado 5b.
dettaglio del tracciato sul secondo torrione
L5 – salire il verticale diedrino su roccia lavorata a tacche e poi traversare a sinistra in placca fino a una lama che permette di uscire su un comodo terrazzo erboso. In tutto 6 spit-fix più la sosta con 2 spit-fix da collegare. Tiro di 25m. Grado 6a.
L6 – afferrare con delicatezza la lama atletica sopra la sosta, allo spit-fix spostarsi con un difficile passo a sinistra (6a) su dei gradini (friend n°4 utile per arrivare allo spit-fix). Da qui superare la placca (5b) traversando verso sinistra (friend n°0.75 utile) fino al muro che, con arrampicata atletica su lame e tacche (6a), permette di immettersi nel largo diedro di uscita. In tutto 7 spit-fix. Sosta con 2 spit-fix da collegare. Tiro di 50m. Grado max 6a.
su L6
L7 – si segue ora l’ultimo tiro della via Boccalatte che permette di superare il torrione finale, fino alla prima sosta di calata. Tiro di 30m. Grado 4c, sul tiro si trova uno spit-fix.
DISCESA:
Come per la via Boccalatte