Uja di Bessanese (3604m) – Spigolo Murari

11 Giu 2020 | Alpinismo

Una delle salite più classiche e conosciute delle Valli di Lanzo. L’esteticità del percorso l’ha resa giustamente famosa, l’arrampicata è sempre gradevole e il panorama stupendo

PUNTA:  Uja  di Bessanese

ALPI:  Alpi Graie Meridionali

VALLE:  Val D’Ala

LOCALITA’: Balme

VIA:  Spigolo Murari

APRITORI / DATA:  U. Murari, A. Bricco 23 Agosto 1920

ESPOSIZIONE: Nord-Est

SVILUPPO: 600m

DIFFICOLTA’: AD – III°/IV° UIAA

MATERIALE IN POSTO: Soste con spit 10mm, qualche chiodo

MATERIALE OCCORRENTE: Casco, imbrago, corde da 60m, eventualmente in base alla stagione ramponi, Friends da 0.4 al 2bd, cordoni

BESSANESE

AVVICINAMENTO:

Dal Rif. Gastaldi perdere leggermente quota in direzione della Bessanese (5-10min) fino a raggiungere la morena e risalirla in cresta (direzione ovest) . Raggiunta una struttura bianca in ferro, continuare a risalire la morena fino alla fine restando paralleli ai resti del Ghiacciaio della Bessanese.

Attraversare a sinistra (rispetto il senso di marcia) passando sotto una prima parete di roccia della Bessanese, continuare ad attraversare a mezzacosta fino a raggiungere un punto facilmente salibile.

Risalire prima su facili roccette poi su pietraia e costeggiare la parete della Bessanese verso dx fino a trovare un’evidente vena di quarzo bianco con uno spit (1.30h circa) Qua inizia la via.

NOTE:

La Via sullo spigolo presenta buona roccia, ma la qualità peggiora drasticamente spostandosi, prestare attenzione

DESCRIZIONE VIA:

Salire il primo tiro, passaggi di IV, prima verticale in un diedrino poi al fondo attraversare a sx di qualche metro per trovare la sosta (2 fix) attenzione alla qualità della roccia. Dalla prima sosta attraversare a dx sulle placche fino a raggiungere lo spigolo. Una volta raggiunto seguendolo si trova facilmente la prima sosta.

Proseguire sullo spigolo senza mai lasciarlo se non per spostarsi talvolta leggermente a destra per evitare le difficoltà. La roccia è migliore sullo spigolo, prestare comunque sempre attenzione alla qualità della roccia. I tiri di corda sono circa 13 di cui i primi 10 con soste attrezzate a spit. Gli ultimi 3 presentano soste da attrezzare. La distanza tra le soste è quasi sempre di 50m, in alcuni casi può essere utile accorciare i tiri per far scorrere meglio la corda.

Lo spigolo finisce su un muro, di qua la via originale piega leggermente a destra sul segnale Rey. Per accorciare e risparmiare un po’ di tempo si può proseguire invece a sx seguendo il facile con due tiri si raggiunge una cengia spaziosa, in alternativa proseguire attraversando tutta la cresta. Procedendo in conserva si taglia a mezza costa seguendo una traccia  e attraversando qualche cengia, restando sempre sul versante italiano della cresta, si raggiunge il primo segnale Baretti segnalato con un vistoso omino. Da qua una prima calata (un chiodo con cordino attorno ad una roccia) di circa 15m per raggiungere l’ultimo segnale Tonini sul quale è posizionala una madonnina.

DISCESA:

Impegnativa, almeno 3h dalla via normale. Sulla via Balduino  sono state allestite delle soste di calata che possono essere utilizzate, ma data la qualità della roccia la via di rientro più utilizzata è tramite la via Normale. Dal “segnale Tonini” seguire i segnali bianchi e puntare in direzione del colletto sottostante, in direzione di Punta Maria per la facile cresta sud-est.

L’obiettivo è raggiungere il colletto che collega l’Uja di Bessanese con le creste delle rocce Pareis per guadagnare il canale Pareis. Appena sopra il colle è allestita una calata (un paio di chiodi con cordino).

Dal colle è possibile scendere seguendo i segni bianchi o nel canale Pareis, in base alla stagione può essere pieno di neve e possono essere utili i ramponi. Nel canale si trovano diversi chiodi con maillont e qualche clessidra che possono essere utilizzati per allestire 2 calate nel caso di brutte condizioni della discesa (!!!non ci sono vere soste di calata, ma singoli chiodi o cordini su spuntoni, controllare sempre la qualità del materiale!!!).

Alla base del canale prima di un salto di roccia tenersi sulla sx e andare a prendere la pietraia. A questo punto inizia il lungo percorso di rientro verso il colle d’Arnas.

In base al periodo si può attraversare su lingue di neve perdendo quota velocemente ma mantenendo la sx. Di tanto in tanto degli omini segnalano la direzione, scendere su una traccia di sentiero su un pendio sabbioso di sfasciumi fino a raggiungere la base del ghiacciaio, risalirlo poi per conquistare il colle d’Arnas e rientrare sul versante est.

Dal colle scendere tenendo leggermente la sinistra  e seguendo le tracce di sentiero e i segnali che portano a raggiungere il sentiero che dal Rif, Gastaldi  porta al Lago della Rossa. Scesi nei pressi dei piccoli laghetti glaciali risalire brevemente al rifugio.

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