PARETE DEL PILONETTO DI BALME
Quota: 1600 metri
Esposizione: Sud, la base è all’ombra dei pini
Periodo consigliato: da maggio a ottobre quando la strada per il Pian della Mussa è aperta alla circolazione
Roccia: serpentino compatto e tagliente
Stile arrampicata: atletica su muri tecnici verticali
Chiodatori: Andrea Bosticco, Molino Fabio e Ala Enzo nel settembre 1998. Interamente richiodata da Bosticco Andrea nel 2023
Attrezzatura presente: i tiri sono attrezzati con placchette e tasselli M10. Le soste presentano catena con maglia rapida. Chiodatura ravvicinata
Materiale necessario: oltre alla normale dotazione personale sono sufficienti 13 rinvii e una corda singola da 70 metri
Copertura rete telefonica: buona
Accesso in auto: da Torino, direzione Lanzo – Germagnano, si prosegue per Pessinetto e Ceres. Si percorre tutta la Valle di Ala fino al Comune di Balme. Superato l’abitato si continua per la stretta strada che conduce al Pian della Mussa. Superato l’ultimo tornante prima di giungere al Piano, si può parcheggiare l’auto in corrispondenza di una villa, posta a monte della strada.
Avvicinamento a piedi: seguendo i segni di vernice bianca, si sale a destra della villa tra i pini e dopo pochi metri si attraversa orizzontalmente per tracce di sentiero fino ad arrivare alla base dell’inconfondibile struttura rocciosa, sormontata da un pilone votivo, ben visibile mentre si sale in auto [10 minuti]
Elenco delle vie: nomi scritti alla base
- Luoghi senza luce 6a+
- Pan pugnet galet 6a
- Rata vuloira 6a
- Aride placchette 6b
- Girabarchin 6a+
- Prusot 6a
- Mecu 6b
- Bertumol 7a+
- Eclissi totale di cuore 7a
- Sul filo del rasoio 6b+
NOTE: dalla cima si gode un ottimo panorama sulla valle e sui contrafforti rocciosi che sovrastano l’abitato di Balme, un vero paradiso per i numerosi stambecchi presenti. Su questa parete esisteva già un itinerario di salita nella zona centrale, di rocce più articolate, realizzato da Marco Blatto, che percorre la fessura centrale.
La falesia è dedicata alla guida locale Antonio Castagneri, detto Toni dei Tuni.