Itinerario esteticissimo, stranamente non percorso in precedenza da nessuna via. Un’incredibile sequenza di fessure che permettono di viaggiare sopra la maestosa placconata dello Specchio.
PARETE: SPECCHIO DI ISIDE
ALPI: GRAIE MERIDIONALI
VALLE: VALLONE DI SEA – VAL GRANDE DI LANZO
LOCALITA’: FORNO ALPI GRAIE
APRITORI / DATA: L. BRUNATI, L. ENRICO, M. ENRICO, A. IPPOLITI ; 21 e 28/09/2019
ESPOSIZIONE: O
SVILUPPO: 150m
DIFFICOLTA’: I/R2 – 6c+ max
MATERIALE IN POSTO: solo le soste a spit-fix
MATERIALE OCCORRENTE: 2 serie complete di friend BD dal n°0.3 al n°4, triplicare il n°2, triplicare o meglio quadruplicare i n°0.3, 0.4, 05, prevedere una scelta di nut medi. Microfriend BD n°000, 00, 0.
AVVICINAMENTO:
da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera parcheggiando al bivio della ripida diramazione che sale nel Vallone di Sea (sentiero n°308 per il bivacco Soardi-Fassero). Salire fino al fondo della stradina e guadare il torrente riprendendola dalla parte opposta. Seguirla fino alla casette dell’acquedotto e risalire quindi la pietraia.
La via segue la grande arcata formata dal settore sinistro dove si “appoggia” alla vasta placconata che forma la sezione centrale dello Specchio. La via attacca sulla cengia che divide il settore sinistro in parte alta e bassa, a destra di “Antropizzazione Catenizzante” e di “Gaz Wall”, nel punto in cui parte sinistra e centrale sono divise da una rampa erbosa-rocciosa dalla forma vagamente triangolare.
Pur essendo possibile salire a piedi all’attacco (in discesa si consiglia la doppia della parte bassa di “Luna Calante” o quella di “Climber Ali di Legno”) è consigliabile salire una delle vie della parte bassa del settore sinistro.
NOTE:
Sulla via sono state piazzate solo le soste: una “risposta” a chi lamentava un eccessivo utilizzo degli spit e ne aveva rimossi alcuni dalla via “Luna Calante”.
Via per gli amanti del “trad”. Dopo periodi piovosi la sequenza di fessure può risultare bagnata.
DESCRIZIONE VIA:
L1: 3a – sulla cengia mediana, che taglia il settore sinistro, portarsi nella direttrice del grande diedro che divide tale settore dalle placche di quello centrale. Salire per rocce ed erba fino alla base del diedro roccioso netto punto di delimitazione verso sinistra della placconata centrale. Sosta con 2 spit-fix usata come doppia per la via “Vuoto Cosmico”.
L2: 6a – salire il diedro fino a un caratteristico antro chiuso dalla volta strapiombante dell’arco. Salire per un diedrino il muro di destra fino alla radice del lungo sistema di fessure. Sosta con 2 spit-fix.
L3: 6c – seguire la stupenda fessura, all’inizio larga e poi di dita. Più difficile la partenza (6c), poi più facile (6b/6b+). In partenza utili due friend n°4 e due friend n°3, poi prevedere friend medio piccoli. Sosta con 2 spit-fix.
L4: 6c+ – proseguire per la fessura via via più difficile, uscendo su una comoda cengia. Molto utile avere diversi friend dal n°0.3 al n°0.5 oppure nut medi. Sosta con 2 spit-fix.
L5: 6b+ – spostarsi qualche metro a destra e salire una vaga fessurina con gradini sulla faccia destra (protezioni con microfriend, tratto un po’ “expo”) fino alla radice del tetto. Ribaltarsi con un passo difficile alla sua destra e proseguire per il diedro fino alla sosta con 2 spit-fix e maillon di calata.
DISCESA:
calarsi verticalmente fino a una stretta cengia erbosa dove c’è la sosta di “Chi cerca quello che non deve trova cosa non vuole”. Da qui fino alla cengia tendendo un po’ a sinistra. Si arriva a pochi metri dall’attacco.
A questo punto consigliabile (anche se non si è percorsa una via del settore basso) scendere da “Luna Calante” o da “Climber Ali di Legno”.